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IL MARKETING DEL PASSAPAROLA

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Il word-of-mouth o Womm marketing consiste nel “dare alle persone un motivo per avviare la conversazione e porsi da facilitatori del processo. È l’arte e la scienza di costruire comunicazioni attive e mutuamente benefiche tra consumatore e consumatore e tra consumatore e venditore”.

Con l’avvento dei social media e di Internet, oggi il marketing del passaparola è uno strumento più attuale che mai, in grado di influenzare la scelta di acquisto di milioni di consumatori. Quanto questo settore del marketing sia essenziale per il successo di un’impresa è confermato da un’interessante indagine condotta nel 2015 da Nielsen, intitolata “Global trust in advertising”. La società di ricerca ha intervistato più di 30.000 consumatori in 60 Paesi (Italia compresa) con l’obiettivo di analizzare il sentimento del pubblico nei confronti della pubblicità.

Nell’analisi sono stati presi in considerazione sia i contenuti trasmessi attraverso i canali interni del brand, come il sito web e l’email marketing (Owned Media), che quelli diffusi attraverso i media esterni, come la pubblicità a pagamento su radio, tv, stampa e Internet (Paid Media). Sono stati analizzati anche i cosiddetti “Earned media”, cioè le conversazioni e il passaparola tra clienti avvenuti online e offline. Facciamo un esempio: hai scritto un fantastico blog post, i tuoi follower lo leggono e lo condividono coi loro contatti, portando nuove visite al tuo blog in maniera organica. Questo è earned media, ed è la chiave per vincere sui social network.

L’indagine conclude che il tipo di pubblicità più credibile proviene proprio dalle persone che conosciamoe di cui ci fidiamo: più di 8 intervistati su 10 infatti (l’83% del campione globale analizzato) affermano di riporre fiducia, parziale o completa, nelle raccomandazioni fatte da amici e familiari. Questa fiducia si estende anche al mondo di Internet: il 66% dei consumatori crede alle opinioni pubblicate online da altri utenti.

Il passaparola rappresenta quindi la forma di pubblicità più antica che esiste: una leva persuasiva potentissima, con lo scopo di influenzare il pubblico mediante diverse tecniche. Alcune tra le più usate sono:

  • l’influencer marketing
  • il marketing virale
  • il word-of-mouth-marketing (o WOMM) cioè il classico “passaparola”

Queste tattiche mirano a far parlare le persone dei prodotti o dei servizi offerti da un’azienda, identificando gli individui più propensi a condividere delle opinioni e offrendo loro degli strumenti o degli incentivi che agevolino la condivisione. L’obiettivo finale di tutte le iniziative legate al marketing del passaparola è di trasformare parte dei clienti in sostenitori della marca (brand advocate) in modo che gli stessi aumentino la reputazione dell’azienda e la sua visibilità.

brand advocate sono consumatori soddisfatti che si riconoscono nei valori di un’azienda e sono propensi a segnalare i suoi prodotti e o servizi alla propria cerchia di conoscenze. A differenza dei brand ambassador operano su base volontaria, e per questo motivo godono di maggiore fiducia da parte del pubblico.

Conclusioni

Cliente soddisfatto, azienda di successo. Questo è il punto finale di una strategia di marketing del passaparola. Attivarla è semplice. Basta solo mettere in evidenza quel quid che hai in più rispetto all’agguerrita concorrenza. Se il cliente si riterrà soddisfatto, per forza di cose parlerà bene di te ai suoi amici, ai suoi familiari, ai suoi vicini, ai suoi colleghi di lavoro. E il tuo business avrà la strada in discesa.